Una giovane bresciana vince la X edizione della rassegna canora, che merita più professionalità
Vince una giovane bresciana. Con merito. Ottima interpretazione vocale (Sto male). Nicol Manenti, 28 anni, già partecipante di “The Voice Of Italy 2025”. CantaBozzolo la incorona difronte al folto pubblico in piazza Europa. Applausi anche per gli altri 11 concorrenti. Selezione accurata da parte della giuria (tra cui l’attore comico Enrico Beruschi) presieduta dalla cantante Silvia Mezzanotte (Matia Bazar). C’è poi il Premio della Critica: giornalisti giudici coordinati da Fabrizio Binacchi che lo consegna a Jude Menegardi di Parma interprete di un brano inedito acustico (Colpa dell’amore).
Decima edizione che conferma la credibilità di una manifestazione voluta da Fabio Negri e Nicola Scognamiglio. Con un affiatato gruppo di volontari che fanno capo all’associazione “Amici del Cuore”. Quasi quattro ore di spettacolo con intrattenimenti non solo musicali. Anche un team di ballerine acrobate arrivate da Pisa e un intermezzo comico del cabarettista Carlo Bianchessi.
“CantaBozzolo” (non è certo Castrocaro) porta alla ribalta giovani interpreti alcuni dei quali nel recente passato hanno raggiunto importanti traguardi. Si può ricordare, tra gli altri, Mimì Caruso vincitrice di “X-Factor”. Percorso che merita di intraprendere Nicol che avrà la possibilità di usufruire di una borsa di studio per l’Accademia diretta dal maestro Marcello Cirillo a Roma. La sua aspirazione è quella di vivere con la musica, ma ha un’alternativa: diventare chef.
A chiusura, alcune riflessioni. Il concorso si è creato una solida base. Ma gli organizzatori possono fornirgli una connotazione più importante e qualificata. Ricorrendo ad accorgimenti: migliorare la parte tecnica, rendere più snella la dinamica della gara, cercare sistemi di promozione di respiro nazionale (troppi cantanti locali), coinvolgere reti televisive. Benvenuto il Premio alla carriera (quest’anno assegnato all’attore Nicola De Buono).