Gli 80 anni dell'Unione Goliardica Mantovana: una lunga storia di amicizia e di leggerezza
Sono passati 80 anni dal 7 maggio 1945 quando a pochi giorni dalla Liberazione e dalla fine del sanguinoso conflitto mondiale, un gruppo di studenti universitari di Mantova, ha dato vita in Palazzo Strozzi in Pradella, all’Unione Goliardica Mantovana.
Oggi, la Goliardia, figlia del suo tempo, dopo secoli, è finita e con lei sono finiti i suoi rituali e i suoi simboli anche se Mantova è l’unica città italiana in cui ancora esiste un Circolo Goliardico.
Ci siamo quindi chiesti se avesse senso ricordare gli 80 anni di un modo di intendere e interpretare la gioventù che ai giorni nostri non esiste più. Gli ultra, ultra cinquantenni che hanno vissuto la Goliardia fino ai mitici anni ’60 del secolo breve, con incredibile slancio, hanno tuttavia con convinzione dato il loro entusiastico placet. Non per ricordare a se stessi un passato che hanno vissuto e tramandano con orgoglio e infinita nostalgia, ma per stimolare i giovani di oggi a considerare la verde, fresca e inebriante età della giovinezza, come momento irripetibile della vita, momento che li deve spronare alla gioia di vivere, alla speranza in un futuro migliore, alla realizzazione dei loro sogni e a credere nel sentimento forse più nobile dell’uomo, quello dell’amicizia.
Lo spirito della Goliardia, questo sì immortale, era ed è quello di credere in se stessi perché alla gioventù nessun sogno è precluso ed è quello l’attimo fuggente e irripetibile in cui la porta della vita si apre per infiniti orizzonti, un carpe diem patrimonio di tutti i giovani. Ad maiora.