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11/12/2025

Non si finisce mai di imparare (e suonare)

La nostra intervista a Marianna Filippini, presidente della Nuova Scuola di Musica

"C’èqualche evento oggi a Mantova?”. La domanda è ormai retorica: la città dei Gonzaga brulica di manifestazioni, eventi, festival, rassegne, circoli, club e molto altro.

Le vie della cultura sono infinite. Quando, poi, le iniziative riescono anche ad intercettare i gusti di un pubblico variegato, allora il piatto è davvero prelibato.

La Nuova Scuola di Musica – che ha mantenuto l’aggettivo “Nuova” anche dopo oltre quattro decenni di attività – è una delle associazioni più virtuose in questo senso. Con la rassegna “Percorsi sonori” (la cui terza edizione è iniziata ad ottobre), infatti, il pubblico può assistere a suggestive proposte di ascolto musicale nei luoghi dell’arte, della cultura e dell’intrattenimento mantovani.

La Scuola musicale con sede in via Poma, però, è molto di più. Organizza corsi di canto e di strumento per adulti e bambini, forma i giovani talenti e valorizzala collettività, nella convinzione che il “fare gruppo” sia una formula vincente.

 

Presidente Marianna Filippini, la Nuova Scuola di Musica nasce oltre quarant’anni fa. Quali origini?

“La nostra Scuola è stata fondata nel 1982 dai maestri Marenco e Gentilini. Quest’ultimo, peraltro, delizia ancora oggi gli allievi con le sue lezioni di pianoforte. All’epoca si trattava di un’idea innovativa per il territorio mantovano. Era stata concepita come un circolo che potesse rappresentare un’alternativa al Conservatorio. Oggi, invece, è diventata un trampolino di lancio: sono molti, infatti, gli studenti che, usciti dalla nostra Scuola, entrano in conservatorio”.

Merito anche di un’offerta didattica che, accogliendo nuovi generi musicali…

“Vero. Non ci occupiamo più soltanto di musica classica, ma anche di brani moderni e contemporanei, dal pop al rock. La nostra missione è cercare di assecondare i gusti della maggior parte del pubblico”.

Come sono organizzati i vostri corsi?

“Abbiamo dei corsi di avviamento alla musica, riservati a bambini da 0 a 3 anni. Proponiamo laboratori musicali per un primo approccio coinvolgente al mondo delle sette note. Per i più piccoli è disponibile anche un percorso di avviamento strumentale, che permette loro di familiarizzare con le diverse famiglie degli strumenti e di abituarsi ad attività di ascolto.

“Ci sono i corsi più “classici”, ovvero quelli di strumento e canto, aperti a tutti i livelli di apprendimento e per tutti i generi musicali. Inoltre, offriamo anche corsi preaccademici, in preparazione all’ammissione al ciclo di studi superiori e accademici”.

 

“Suonare insieme” è un altro pacchetto di lezioni offerte dalla Scuola. Orchestre, quindi, un po’ per tutti?

“Sì, anche qui cerchiamo di coinvolgere il maggior numero di persone.

“C’è l’orchestra dei giovanissimi(dagli 8 ai 13 anni), quella di giovani e adulti, oltre a gruppi di musica d’insieme, un laboratorio di percussioni, una “chitarrorchestra” e persino una “ukulele band”.

“Lo stesso vale per il canto, dove vantiamo diversi gruppi corali per tutte le età e per tutti i gusti”.

I vostri iscritti sono più musicisti amatoriali o professionisti?

“La Nuova Scuola ospita 700 iscritti e 50 docenti, divisi tra le sedi di Mantova, Marmirolo, San Giorgio, Ceresara e Bagnolo San Vito. Poiché i nostri corsi danno la possibilità di sperimentare sia la didattica amatoriale che quella più strutturata, il ventaglio di studenti è molto ampio, sia in termini di età (sebbene ci sia una prevalenza di giovani) sia di preparazione musicale”.

 

Uno degli eventi di punta organizzati dalla Scuola è la rassegna “Percorsi sonori”. Puntate ad entrare nel novero dei festival di vertice mantovani?

“In realtà ci poniamo come obiettivo la trasversalità, attraverso un’offerta ampia e divulgativa. Il format è quello del concerto-spettacolo, vale a dire letture recitate accompagnate dalla musica.

“Il programma di questa edizione spazia dagli autori più classici, come Vivaldi e Boccherini, ai cantautori del Novecento, come De André e Renato Zero. La stagione 2025-26, inoltre, prevede una serie di eventi collaterali, in collaborazione con “Segni d’Infanzia” e con Bando Olimpiadi Milano-Cortina. In generale, questa rassegna è un ideale viaggio tra le epoche musicali, ma anche tra i luoghi dell’arte, della cultura e dell’intrattenimento”.

 

Perché insegnare musica oggi?

“Perché la musica ha una capacità educativa da non sottovalutare. Infatti, per suonare o cantare bisogna essere sistematici e studiare con costanza. Dunque, è un ottimo avviamento al rispetto delle regole e all’ascolto (dote che tende a scarseggiare nella società odierna…). Ma l’aspetto più importante è la partecipazione: per esibirsi in un gruppo serve armonia, dunque è necessario che ciascuno rispetti i propri compagni”.

 

Ascolto, rispetto, partecipazione: vi sentite una vera “scuola”, con la missione educativa che comporta?

“Nasciamo come associazione di promozione culturale, ma stiamo cercando sempre di più di creare un contesto scolastico, attraverso la condivisione delle esperienze. Se chiede a qualsiasi nostro alunno, le dirà che qui si respira una sana atmosfera scolastica, nella quale nessuno si sente solo. Siamo tutti una sola, grande orchestra”.

Pubblicato su La nuova Cronaca di Mantova il  
5/12/2025
Francesco Raffanini