L' Associazione Canova dell'Olmo coinvolge i giovani, alla (ri)scoperta di comunità e territorio
Georgiche e Bucoliche. Prosa e poesia. “Riesumate” in un ampio lembo di terra. Verde e azzurro. Terra e cielo. La zona di ispirazione virgiliana è immersa tra San Silvestro e Ponteventuno, territorio di Curtatone. All’inizio serve la bussola. Poi, una volta immersi in questo clima rurale e culturale, la strada non è più nascosta nel bosco. Quindi si aprono orizzonti naturali e culturali.
È la primavera del 2024 in cui si concretizza uno slancio da tempo nell’aria: il 21 aprile nasce ufficialmente l’Associazione Canova dell’Olmo. I soci fondatori sono nove, sette dei quali hanno tra i 20 e i 30 anni. A presiedere l’associazione è Davide Prandini che, insieme a Giulia Pecchini, vive nel Loghino Canova dell’Olmo che dà il nome al sodalizio. Tra poesia e storia a pochi chilometri da Mantova. Proprio qui, secondo alcune fonti, sarebbe avvenuto l’incontro tra Attila e Papa Leone Magno, che sancì la fine dell’avanzata degli Unni verso Roma nel 452 d.C.
Ma chi sono gli artefici di questo Cenacolo sotto il sole, sotto le stelle, sotto i tetti della casa di campagna?
Ecco: Davide Prandini, Lorenzo Mazzali Prandini, Matteo Galuzzi, Giacomo Galuzzi, Mariasole Tartari, Emma Tartari, Alice Venturini, Davide Venturini, Dario Luciani.
“Connettere le generazioni, esprimere i valori del territorio, ritrovare spazi di comunità, dare valore alle attitudini e ai talenti. Questa, in sintesi, è l’idea di cultura che anima il nostro slancio - sottolinea Davide Prandini - Ed è bellissimo sentire che la connessione con la natura apre al dialogo, in un presente spesso segnato da chiusura e conflitto. E poi percepire che la circolazione delle idee non è un concetto da mettere in soffitta, ma un grande valore da trasmettere alle generazioni future”.
Le radici genesi dell’associazione vanno ricercate tra le stanze e il giardino di Ca’ dell’Olmo, una casa di campagna alle porte di Mantova. Per oltre quindici anni è stata un luogo aperto, attraversato da tante persone diverse che si sono incontrate attorno a una tavola imbandita, tra parole, risate e pensieri condivisi.
In quell’atmosfera fatta di relazioni, narrazioni e piccoli gesti quotidiani, è cresciuta anche una generazione di bambini, che oggi sono diventati giovani donne e uomini: portano dentro di sé la memoria di quei giorni, il rispetto delle differenze, il senso profondo dello stare.
Canova dell’Olmo ETS è un luogo vivo, accogliente, aperto all’incontro.
Un progetto collettivo nato in questo spazio naturale, dove persone di età, storie e sensibilità diverse si ritrovano per costruire insieme qualcosa di bello e significativo.
“Crediamo nella cultura come collante sociale, nel rispetto come base per la convivenza, nella natura come bene da custodire. Siamo convinti che ogni gesto, ogni parola, ogni sapore possa diventare occasione di incontro, di confronto e di crescita”. Una sorta di pensiero comune espresso in ogni circostanza di incontro”.
Una sorta di ponte tra generazioni e territori, puntando a una comunità dove le differenze siano accolte, dove la bellezza venga condivisa e coltivata, dove il gusto di stare insieme sia davvero un piacere… anche a tavola.
“Sì - sottolineano i fondatori - perché parlare di cibo significa raccontare storie, rievocare gesti antichi, tramandare conoscenze. Significa creare spazi di confronto autentico, intorno a un tavolo o in mezzo a un campo, dove il dialogo si fa naturale e il rispetto reciproco nasce anche dal condividere un piatto, una ricetta, una tradizione”.
* Inclusione: ogni persona è benvenuta, ogni voce ha valore.
* Cultura: arte, musica, teatro, gusto e memoria come strumenti di espressione e incontro.
* Territorio: riscoprire e valorizzare le radici locali.
* Sostenibilità: coltivare un rapporto consapevole con la terra, l’ambiente, le risorse.
* Dialogo: generazioni, visioni e culture si incontrano nel rispetto reciproco.
* Laboratori culturali e creativi per tutte le età: musica, arti visive, teatro, comunicazione.
* Percorsi di educazione ambientale e conoscenza del territorio, tra memoria e futuro.
* Progetti sul gusto e sulle tradizioni alimentari.
* Incontri ed eventi dove si raccontano storie, si condividono esperienze, si preparano (e si assaggiano) sapori.
* Attività per il benessere: movimento, salute, stili di vita sostenibili e consapevoli.