Torna alle NEWS
22/5/2025

C'è ancora chi crede nel bene

I 25 anni di Fondazione Comunità Mantovana. La cultura della solidarietà

       

Quale sarà la competenza chiave per la filantropia del futuro? Mini sondaggio tra il pubblico. Si celebrano i 25 anni della benemerita attività della Fondazione Comunità Mantovana. All’auditorium del Conservatorio risuona quel preciso interrogativo. Arrivano 65 risposte. Al primo posto, nettamente, c’è l’empatia. Tradotto: “Capacità di comprendere e condividere i sentimenti di un’altra persona, mettendosi nei suoi panni e vedendo il mondo dalla sua prospettiva”. All’ultimo posto l’Intelligenza Artificiale.

Vince la filantropia. Concetto che resiste alle bombe, alle cattiverie, al disinteresse di un mondo capovolto.

Fondazione Comunità è l’esempio. Costante e concreto di quanto si possa fare nel solco della solidarietà. Dal 2000 una somma di interventi, ovvero raccolta fondi, per sostenere necessità e urgenze delle persone. Oltre ad aiutare progetti culturali, sociali, persino sportivi.

Non c’è retorica nella celebrazione di una tappa che riassume queste speciali “nozze d’argento” con il bene comune. A testimoniare impegno e continuità l’incontro tra l’attuale presidente Carlo Zanetti e il primo portabandiera, il cavaliere del lavoro Carlo Alberto Corneliani. Caloroso abbraccio tra loro davanti al vescovo monsignor Marco, al presidente della Provincia Carlo Bottani, al sindaco Mattia Palazzi, all’attuale segretario generale della Fondazione Franco Amadei e a un folto gruppo di persone intervenute per testimoniare gratitudine alla “storica” istituzione.

Zanetti sottolinea le finalità del convegno organizzato per fare il punto con gli operatori del Terzo settore, le istituzioni, i rappresentanti della società civile sulle competenze, sulle strumentazioni tecnologiche e sulle idee necessarie alla filantropia del futuro. Con un video Giuseppe Guzzetti, filantropo, direttore di Fondazione Cariplo dal 1997 al 2019, e padre nobile del progetto delle Fondazioni di Comunità, ricorda i primi passi che hanno visto quale fondamentale interlocutore mantovano Stanislao Cavandoli: “Fu proprio lui a indicarmi quale primo presidente Corneliani”.

Grazie a moltissimi bandi, soprattutto quelli emblematici, la Fondazione si consolida quale punto di riferimento per il territorio mantovano. Ha distribuito oltre 32 milioni di euro su più di 3mila progetti, spaziando tra tematiche sociosanitarie, culturali, ambientali.

Nel corso dell’incontro il professor Gianpaolo Barbetta, dell’Università Cattolica, ha enunciato i dati relativi alle Fondazioni di comunità italiane, mentre Delphine Moralis, Ceo di Philea, ente che raggruppa 1600 realtà filantropiche, ha illustrato le relazioni e la diffusione di tali realtà nel continente europeo.

Sara Pripitu, di Fondazione Marcegaglia, ha raccontato le attività svolte in Italia e all’estero dall’ente mantovano che rappresenta, sollecitata anche dalla conduttrice dell’evento, la giornalista Jole Saggese di Class CNBC.

Un approfondimento dal punto divista delle skills tecnologiche è stato condotto da Matteo Mille, COO di Microsoft Italia, seguito dallo speech di Dario Bolis, capo della Comunicazione di Fondazione Cariplo di Milano, che ha illustrato la collaborazione tra la citata Microsoft e l’ente milanese per formare il personale addetto alle attività di valutazione ed erogazione filantropica. Successivamente Sofia Pasotto, attivista per l’ambiente, ha prospettato due azioni di impatto sul clima che le Fondazioni di Comunità lombarde potrebbero valutare per raggiungere quell’attività di tutela dell’ambiente e del clima che fa parte della loro mission.

Dare rilevanza a ciò che viene fatto è fondamentare per generare un effetto imitativo e incoraggiare altri a lavorare per il bene comune.

Supporto alla produzione dell’evento, coordinamento delle proiezioni multimediali e reportistica video della manifestazione da parte dell’Agenzia di Marketing Wegloo.

Pubblicato su La nuova Cronaca di Mantova il  
May 16, 2025
Werther Gorni