
Fondazione Cariplo: stop ai finanziamenti a pioggia. Si punta sulla qualità dei progetti
Si cambia registro. Da valutare se in meglio o in peggio. Nel senso che ci sono cospicue risorse finanziarie (8 milioni di euro). Ma d’ora in poi non più erogazioni a pioggia frammentate. Bensì sostegni economici per progetti che aggreghino diverse realtà caratterizzate da comuni intenti. Insomma, affini. Fondazione Cariplo annuncia- davanti a una folta partecipazione di esponenti di associazioni - le nuove modalità relativamente ai bandi degli Emblematici Maggiori per il 2026. Detta in modo semplice: finanziamenti di progetti sociali, culturali, ambientali. Anche se su quest’ultimo tema c’è chi, come Marzia Monelli, lamenta una preoccupante carenza di proposte. Più che una critica, la sollecitazione da parte di una personalità nel mondo del terzo settore oggi rappresentante della Fondazione Comunità Mantovana quale membro della Commissione Beneficenza di Cariplo.
Nella Sala Rossa di Confindustria c’è chi confida di vedere accolto il proprio progetto. Nessuno si scompone pubblicamente, ma si percepisce un certa preoccupazione. Il nuovo corso di Cariplo rischia di penalizzare le piccole realtà. Ma, in fondo, l’idea di puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità potrebbe davvero creare i presupposti per una maggiore incisività nel tessuto provinciale. Carlo Zanetti, presidente della Comunità, come consuetudine consolidata, plaude a tutti coloro che operano a favore dei bisogni della collettività. Incoraggiare le realtà locali a fare rete - tema propugnato da sempre in ogni occasione e non sempre tradotto in realtà - è la filosofia di base. D’altronde se Cariplo (5 milioni) e Regione(3 milioni) ci mettono la benzina, il motore deve marciare con la forza di tutti.
Andrea Rebaglio (direttore delle attività filantropiche trasversali e sfide di mandato), Andrea Trisoglio (coordinatore Progetto Fondazioni di Comunità) ed Elisabetta Rivolta(coordinatrice del bando Emblematici Maggiori) sono i portabandiera della benemerita Fondazione che da Milano si allarga alle province lombarde e ad alcune piemontesi.
Tanti, troppi progetti anche nel recente passato non hanno trovato cantierizzazione e realizzazione. Necessario, pertanto, una attenta selezione attraverso due fasi. La prima, interlocutoria, in cui vengono accolte le bozze di iniziative. Fatta la scrematura, si passa alla seconda fase dove si analizzano nel dettaglio i progetti da finanziare. Fare rete, quindi, per non disperdere risorse e tempo. Le procedure per partecipare al bando sono disponibili sul sito della Fondazione Cariplo.
Occasione importante e fondamentale per attivare, insieme, percorsi sempre nel solco della solidarietà.
Quindi saranno premiati i progetti che promuovono una visione comune di sviluppo sostenibile e coeso, capace di mettere in rete istituzioni, imprese, terzo settore e comunità.
Il segretario della Fondazione Comunità Mantovana, Franco Amadei, ha rivolto un invito alle associazioni a immaginare insieme come poter rispondere ai bisogni del territorio. A chiusura dell’evento il sindaco Mattia Palazzi ha elogiato la commissione di selezione di Cariplo perché “consente di migliorare i progetti presentati” e ha annunciato la partecipazione alla prossima edizione del bando da parte del Comune di Mantova.