Nostra intervista alla popolare influencer, ospite dell'ultima delle Summer Nights al Mantova Village
Cuoca, blogger, presentatrice televisiva, nonché scrittrice. Cosa manca a Benedetta Rossi per completare l’immagine?
“Astronauta! No, scherzo, credo proprio non manchi nulla. Tutte queste mie “facce” rappresentano la Benedetta di oggi: una donna felice, realizzata e pienamente soddisfatta della sua vita e del suo lavoro. Ciò non significa, però, che ciascuna di queste attività non riservi ancora sorprese e occasioni per crescere, arricchirmi e migliorarmi in quel che faccio”.
Il “benedetto” cuore è e rimane la cucina. Passione che diventa professione: come è avvenuto questo passaggio?
“È stato un passaggio graduale, che possiamo far iniziare dal momento in cui ho deciso di mettere online la mia prima ricetta su Youtube nel canale Fatto in casa da Benedetta, aperto nel 2011.
“Pian piano ho cominciato a pubblicare le mie ricette con una certa regolarità e nel 2015 alcune sono diventate “virali”, come si suol dire, raggiungendo centinaia di migliaia di visualizzazioni. Da quel momento io e Marco, mio marito, abbiamo deciso di dedicarci totalmente e in modo professionale alla realizzazione e alla condivisione dei video delle mie ricette e siamo andati avanti senza più fermarci!”.
Popolarità e, in parallelo, successo si consolidano attraverso i social. Già nel 2009 protagonista su Youtube (con il suo primo canale). Da quel momento milioni di visualizzazioni. Soddisfatta?
“Soddisfatta è un termine che da solo non rende appieno ciò che provo se mi guardo indietro e penso al percorso fatto in questi anni. È un misto di gioia, soddisfazione, orgoglio e un pizzico di incredulità! E seppure consapevole di essermi impegnata con tutta me stessa in questa avventura, non dimentico mai che i traguardi raggiunti sono stati possibili grazie a chi mi segue da casa, che non solo mi dimostra ogni giorno il suo affetto, ma è spesso anche fonte di spunti per sperimentare nuove ricette e migliorarmi”.
Eppure la carta stampata mantiene ancora un valore. Esempi: i due libri (in realtà sono 10) di “Fatto in casa da Benedetta”. Le ricette scritte, forse, hanno un impatto maggiore su chi vuole portare in casa i suoi piatti?
“In generale penso che per tante persone, me compresa, il libro continui a rappresentare un oggetto materiale di grande valore emotivo e affettivo: sfogliare un libro, sentire il profumo della carta stampata, apprezzarne anche l’estetica, secondo me ci fa cogliere ancora meglio il grande lavoro di squadra che c’è dietro la sua realizzazione.
“Nel caso dei miei libri, che sono dei ricettari, penso che il valore risieda anche nel loro lato pratico: un ricettario stampato è semplice, veloce e immediato da consultare, soprattutto per chi magari non ha una grande dimestichezza con l’uso del web. E in un certo senso ci fa “compagnia” in cucina mentre spadelliamo ai fornelli!
“Sono orgogliosa del successo dei miei libri e mi piace l’idea che siano un altro mezzo per entrare nelle case dichi mi segue con tanto affetto”.
Oggi lei è una delle maggiori influencer. Pensa che sia soltanto merito del suo impegno nel creare ricette o anche del modo di rapportarsi con il pubblico?
“Credo fermamente che il rapporto con le persone che mi seguono sia l’aspetto fondamentale di questo lavoro. Le ricette sono il mio mezzo privilegiato (ma non l’unico) per connettermi con loro, ma sono appunto un mezzo: attraverso la condivisione dei miei piatti io racconto di me e della mia vita, di quali sono le mie abitudini, le mie passioni, le mie paure. E credo di farlo in un modo che riesce ad “arrivare” al cuore delle persone.
“Penso anche che in tanti si rispecchino nel mio modo di intendere la cucina e il cucinare: la velocità e la semplicità delle preparazioni, il risparmio, la possibilità di riciclare gli avanzi sono tutti aspetti che contano molto nella quotidianità della maggior parte delle famiglie”.
Ospite di una delle “Summer Nights” al Mantova Village: che cosa ha proposto?
“Una bella chiacchierata con il pubblico, un modo per salutare e ringraziare dell’affetto chi già mi segue e farmi conoscere un po’ di più da chi magari mi ha solo sentita nominare. Contentissima di essere stata invitata”.
Nell’immenso e vario mondo della cucina, tra chef e ristoranti più o meno stellati, qual è la scintilla che è riuscita ad accendere il fuoco facendola arrivare così in alto?
“Forse proprio il fatto che non sono una chef né ho a che fare con i ristoranti stellati?
“Come ha detto, il mondo della cucina è vastissimo e c’è posto per tutti: dai grandi chef dell’alta gastronomia a noi che cuciniamo e condividiamo sul web piatti semplici della “cucina di tutti i giorni”, fatti più di gesti e consuetudini tramandati in famiglia che di teoria e formule chimiche.
“Inevitabilmente, una cucina semplice e “popolare” raggiunge un pubblico più vasto perché risponde meglio alle esigenze della gente comune. Ma, come ho già detto, questo non basta: ci vuole anche una connessione emotiva e affettiva con il proprio pubblico. E credo sia questa la vera scintilla che mi ha permesso di conquistare il cuore di così tante persone”.