
"Mantova Adesso": liberali, socialisti e radicali corrono insieme verso le elezioni comunali.
Lista civica per la primavera 2026. Riformisti, socialisti, liberali, radicali insieme. Per un progetto “che non riguarda soltanto Mantova ma che può essere esportato”. Non si tratta di un campo largo. Bensì la somma di tre anime che vogliono essere visibili e concrete nell’ampia area del centrosinistra. A proporre e organizzare quella che - nonostante gli imprimatur di tre partiti - ama definirsi appunto “lista civica” è l’avvocato Fabio Madella. Personalità che in politica si è fatta via via sempre più pregnante nel contesto dei successi del sindaco Palazzi.
“Correre insieme con ideali comuni è quanto di meglio si possa chiedere oggi a chi ama la propria città”: Madella, animato da un accentuato dinamismo, si è “fatto le ossa” nel non facile agone delle urne quale delegato comunale allo sport.
“La scelta - sottolinea - che è stata fatta insieme ad alcuni compagni e qualificati esponenti della vita sociale è la naturale conseguenza di pensieri rivolti al bene di Mantova”.
Al suo fianco dentro questa nuova aggregazione - “Mantova Adesso. Liberali riformisti” - due consolidati militanti del Partito Socialista: Michele Chiodarelli, segretario provinciale, ed Enrico Grazioli, uno dei più longevi consiglieri in via Roma. Inoltre, c’è un giovane, animato da forte entusiasmo: Francesco Liotta Violi, leader dei radicali.
“Quello che lanciamo oggi è un messaggio che può andare ben oltre i confini provinciali - aggiunge l’avvocato - Italia Viva, che ho l’onore di rappresentare, mi è sempre stata vicina e mi ha sempre sostenuto. Con questa nostra discesa in campo puntiamo a stendere un programma elettorale che condivideremo e confronteremo con quello del candidato sindaco del centrosinistra”.
Connettere forze civiche laiche è il punto di arrivo di Chiodarelli.
Anche lui una persona che non molla mai. Il garofano rosso - magari un po’ appassito - rimane nel cuore e nelle prospettive. “Cinque anni fa Italia Viva si è presentata alle elezioni da sola. Ora, con noi e altri soggetti si crea un laboratorio di cui fanno parte anche molti giovani del mondo radicale. La comunità socialista prosegue la propria storica presenza ed Enrico Grazioli è un esempio di come condurre battaglie civiche soprattutto nell’ambito urbanistico”.
Uscire dai propri orticelli, aggiungono Chiodarelli e Grazioli, significa aprire a tutti. Un nucleo dipartenza che allarga le braccia ai singoli cittadini: “Aggregare e ampliare”.
Da parte sua Francesco Liotta ribadisce che questo risultato è la conseguenza di un viaggio avviato il 17 luglio del 2024: “Andare divisi non porta a nulla. Ci sono tematiche che ci stanno a cuore, come la sicurezza e il disagio e l’integrazione giovanili”.
A proposito di sicurezza, Madella afferma: “Siamo pronti ad accogliere sollecitazioni e suggerimenti. Questa è l’ora in cui si può dare e fare di più, congiuntamente. Non accettiamo, però, lezioni da alcuni, consapevoli che il problema a Mantova va raccontato e affrontato con chiarezza, a fronte di un centrodestra che elargisce narrazioni non corrette. Gli interventi in fatto di mezzi e uomini in tale contesto da parte del governo centrale è ai minimi storici.
“Palazzi ha triplicato il numero delle telecamere, ha predisposto pattuglie fisse di vigili urbani e risanato aree abbandonate e degradate”.
Non manca il riferimento alla recente immagine simulata di un orologio digitale in piazza Sordello apparsa sui social: “Un’idea che ha coinvolto moltissime persone e che è piaciuta. Questo grazie al supporto creativo dell’agenzia di comunicazione Wegloo che ci sta seguendo nel percorso: nel manifesto-simbolo “Unisciti a noi!” ideale la scelta dei colori blu e fucsia. Ripeto: questa è l’ora di correre per una città viva”.