Centrosinistra con Murari, centrodestra con Zancuoghi. E al Centro spunta una lista civica.
La sfida è aperta. Centrosinistra e centrodestra mostrano le carte. Andrea Murari per dare continuità ai dieci anni di Palazzi sindaco. Raffaele Zancuoghi per tentare uno scossone e cambiare in via Roma. Sfida a due con diverse formazioni a sostegno dei rispettivi candidati. Una lista si è già espressa: Mantova Adesso guidata dall’avvocato Fabio Madella che, unendo socialisti, riformisti e radicali, ha manifestato pubblicamente l’appoggio al centrosinistra.
Sull’altro fronte Fratelli d’Italia guida la cordata avendo al suo fianco Forza Italia, Lega Salvini, Noi Moderati. In pratica la compagine del governo Giorgia Meloni.
L’assessore uscente Murari ha avuto tempi e modi per esprimere la sua vocazione politica e amministrativa. Deleghe importanti quali urbanistica, rigenerazione urbana e ambiente. Ha acquisito una decisa visibilità confermandosi il “pupillo di Mattia”. Da tempo era predestinato a essere il candidato ideale, avendo eventualmente un concorrente nel vice sindaco Giovanni Buvoli, in area Pd, che non ha opposto resistenza lasciandogli via libera.
Investitura ufficiale per Zancuoghi nella sede FdI in via Frattini. Per il presidente della Canottieri Mincio - tecnico responsabile in TEA - si tratta di una prova del fuoco: “Mi sono messo in gioco perché amo affrontare sfide di ogni tipo, come quella che ho vissuto alla Canottieri sistemando una situazione a dir poco delicata sotto il profilo economico. Ritengo che Mantova negli ultimi anni si sia chiusa in se stessa. Con gli amici di Fratelli d’Italia, Lega Salvini, Forza Italia e Noi Moderati stenderemo un programma di vero rilancio della città. Uniti si può vincere e la squadra che si presenterà alle elezioni di primavera sarà senza dubbio all’altezza di questo duello”.
Zancuoghi sottolinea la volontà di avere un confronto leale con Murari perché “il rispetto è alla base di ogni rapporto”.
Due contendenti supportati dalle rispettive forze partitiche. Ma circolano voci di un possibile terzo candidato sindaco, espressione di un centro “civico”. Operazione di disturbo oppure possibile alternativa in grado di catturare buona parte degli astenuti e insoddisfatti? Liberi professionisti, esponenti di realtà locali, imprenditori, uomini, donne, giovani di varie estrazioni. Ci sarà spazio?
