Sezioni del Palazzo di San Sebastiano

24 Feb 2023 | Cronaca, Tutti gli articoli | 0 commenti

Francesco II Gonzaga

Francesco II Gonzaga (1466-1519) nacque da Federico e da Margherita di Wittelsbach e a 18 anni divenne marchese di Mantova. Fu principe di statura dinastica europea, capitano di ventura, nonché marito, dal 1490, di Isabella d’Este. Iniziò la propria carriera di soldato-principe come capitano sforzesco. Fu lui a commissionare il Palazzo di San Sebastiano tra il 1506 e il 1512 a ridosso delle mura di cinta meridionali di Mantova, accanto a Porta Pusterla. Il progetto di arricchire la dimora di ulteriori ambienti si realizza tra il 1511 e il 1512. Tutti gli spazi vengono decorati ad affresco con imprese e motivi floreali e geometrici. Da ammirare “I Trionfi di Cesare” nove affreschi realizzati a fine Cinquecento per decorare un salone del palazzo della nobile famiglia mantovana Petrozzani. L’intera serie è attribuita al pittore Ludovico Dondi (ante 1585 – 1623), soprintendente alle collezioni ducali di Vincenzo I Gonzaga e riproduce con molta fedeltà le straordinarie grandi tele a tempera, realizzate tra il 1486 e il 1506, da Andrea Mantegna per i Gonzaga.

Sezione Acerbi

Giuseppe Acerbi nasce il 3 maggio 1773 a Castel Goffredo che abbandona in età giovanile per dedicarsi allo studio della giurisprudenza, senza per questo trascurare le scienze naturali e la geografia. È la carriera diplomatica a condurlo in Egitto nel 1826, un anno dopo la nomina a console generale d’Austria. Acquista e raccoglie testimonianze dell’Egitto faraonico, ma non a scopo di lucro. I taccuini e il diario di viaggio, che Acerbi aggiorna quotidianamente, restituiscono una dettagliata visione d’insieme dell’Egitto, antico e moderno, la stessa che trapela anche dagli oggetti della sua collezione, costituita da antichità e materiali etnografici, da piante e animali, da minerali e fossili, ed altro ancora. Tra i pezzi esposti il “Gatto” Epoca Tarda (664-332 a.C.). Questa statua in bronzo mostra il felino seduto sulle zampe posteriori con la coda sul lato destro del corpo, elegantemente sinuoso e cavo all’interno per contenere una mummia di gatto. Un possibile modo per manifestare la propria devozione a Bastet e ottenerne la benevolenza. Particolarmente importante e affascinante la “Mummia di uomo adulto” Terzo Periodo Intermedio, XXIII-XXV dinastia (756-655 a.C.): resti umani, tessuti di lino. Uno sbendaggio virtuale tramite TAC ha permesso di indagare le tecniche di imbalsamazione e di scoprire che appartiene ad un uomo, alto circa 162 centimetri e di età compresa tra i 50 e i 55 anni.

Sezione Vespasiano Gonzaga

Vespasiano nato a Fondi (Latina) nel 1531, era figlio di Isabella Colonna e Luigi Rodomonte Gonzaga, rimase orfano di padre all’età di un anno e affidato alle cure della zia paterna Giulia Gonzaga Colonna, con la quale trascorse l’infanzia tra Napoli e Roma. Vespasiano sin dall’età di 10 anni poteva godere di diritti sul feudo di Sabbioneta, Marchesato di Ostiano, Contea di Rodigo, Signorie di Bozzolo, Commessaggio e Rivarolo Mantovano, oltre che a governare su diversi possedimenti nel sud d’Italia. A lui si deve il progetto di rendere Sabbioneta la “città ideale”. Ebbe doti di condottiero, fu abile diplomatico e letterato, ma il suo interesse per l’arte lo rese tra i mecenati e collezionisti più in vista del territorio. Al Maca si può vedere il “Cupido dormiente con due serpenti” (XVI secolo, Marmo di Carrara). L’opera apparteneva alle collezioni di Vespasiano. Dal 1584 è infatti registrata come presente nel Palazzo Ducale di Sabbioneta.

Sezione Sissa

Ugo Sissa nasce a Mantova il 3 maggio 1913. Dal 1953 al 1958 lavorò a Baghdad, prima come capo Architetto del Governo, poi dell’Ufficio di Sviluppo e del Dipartimento per le Stazioni Estive e per il Turismo: il contatto con le civiltà del Vicino Oriente Antico scatenò in lui una travolgente passione per l’archeologia che sperimentò direttamente interessandosi alle campagne di scavo e non mancò di acquistare oggetti sul mercato antiquario. Ebbe la possibilità di visitare tutti i principali siti archeologici dove un tempo sorgevano le città e le aree ricche di monumenti su roccia, tra le terre che avevano accolto popoli diversi come i Sumeri, i Semiti, gli Accadi, i Cassiti, i Babilonesi, gli Assiri, i Seleucidi, i Parti e i Sassanidi. La visione di ciò che rimaneva di quell’antica civiltà non fu per Sissa mera contemplazione, ma venne accompagnata da un intenso lavoro di approfondimento scientifico e di affinamento della sensibilità per le forme artistiche, così da ispirarlo nella creazione di opere pittoriche in cui si ritrovano chiaramente quelle antiche suggestioni.

Ostiglia, ricco cartellone

Tre commedie brillanti con attori e Compagnie di caratura nazionale, una serata di Teatro Canzone con un grande interprete e il tradizionale appuntamento con l’Operetta il 16 gennaio caratterizzano il sedicesimo cartellone della Stagione Teatrale 2024 di Ostiglia, in partenza al Teatro Monicelli l’11 gennaio con “Pigiama per sei”,
con un cast di attori di tutto rispetto: Laura Curino, Antonio Cornacchione, Max Pisu, Rita Pelusio.

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