Lubiam propone un progetto di qualità e solidarietà
Ecco la “Piccola Parigi”. Mio amore. A Quistello dove creatività, poesia, armonia, ambiente diventano elementi di richiamo. Domenica 27 agosto uno spiccato e intenso sapore romantico avvolgerà persone, oggetti, spettacoli. In tale contesto e coerentemente con la filosofia di valorizzazione del patrimonio artistico e di supporto alla creazione di nuove opere che da sempre contraddistingue l’azienda, Lubiam presenta Tessuti ad arte. Progetto corale studiato in collaborazione con la storica dell’arte Renata Casarin, con il laboratorio di sartoria sociale Drittofilo e con Caterina Borghi, direttrice e organizzatrice della “Piccola Parigi”.
La Maison di Mantova aveva già partecipato alla kermesse al fianco dello stesso Casarin-Borghi) promuovendo il progetto Giacca in arte. L’iniziativa ha visto gli artisti invitati intervenire su giacche sartoriali di diversa foggia e tessuto messe a disposizione dalla Casa di moda, così come la performance degli studenti guidati dal docente del Liceo Artistico di Mantova Vincenzo Paonessa che hanno reinterpretato, secondo una pluralità di stilemi, una quarantina di capi.
Gli indumenti in quell’occasione erano stati poi oggetto di un’asta nel corso di un evento di beneficenza organizzato dal CAV di Mantova, che ha permesso di raccogliere fondi destinati ad aiutare numerose famiglie ucraine rifugiate a Mantova.
In occasione della dodicesima edizione della “Piccola Parigi” (nata da un’idea l’anno dopo il terremoto del 2011 che devastò anche Quistello, terra della Bassa mantovana prolifica di artisti) che si terrà appunto nell’ultima domenica di agosto, nel segno della continuità, Lubiam ha pensato di creare l’evento Tessuti ad arte, nell’ambito del quale partecipano su invito più di venti protagonisti di varia formazione e provenienza attraverso la reinterpretazione delle stoffe fornite dall’azienda, ognuno secondo la propria sensibilità e creatività.
I tessuti rivisitati saranno poi oggetto di un’ulteriore trasformazione in capi femminili confezionati dalla startup Drittofilo o elaborati perché gli stessi tessili possano diventare arazzi, tappeti o vere e proprie opere d’arte da montare su supporto o telai. Affidare a questa piccola realtà manifatturiera la sapiente realizzazione di capi partendo da quanto elaborato ad arte significherà amplificare il ruolo del gruppo Drittofilo ed enfatizzare il contenuto creativo del lavoro del singolo artefice facendolo evolvere in un manufatto artistico suscettibile di una molteplice destinazione e significazione d’uso.
L’adesione a questo progetto rappresenta per gli artisti partecipanti un’occasione per portare il proprio contributo in modo etico e sostenibile nel tessuto sociale creando un circolo virtuoso che vedrà azienda, artisti e critici incontrarsi felicemente e condividere un percorso, nonché la fiducia nell’azione trasformatrice della società mediante il pensiero estetico.
La manifestazione del 27 agosto non sarà l’unico momento in cui si potranno ammirare le opere realizzate nell’ambito del progetto. Seguiranno infatti nei mesi successivi (il calendario è in fase di definizione) una presentazione ufficiale alla stampa e al pubblico dei Tessuti ad arte in azienda, nonché l’esposizione dei materiali sotto forma di installazione aperta al pubblico che potrà acquistare veri e propri manufatti artistici.
Il ricavato della manifestazione andrà così a sostenere il laboratorio delle giovani donne di Drittofilo per promuoverne la continuità e lo sviluppo.