ESTATE DI CAMBIAMENTI ALL’INSEGNA DELLA SOLIDITÀ JBC-STINGS
Intervista a 360 gradi con GABRIELE CASALVIERI General Manager e Direttore Sportivo che ha scelto di rimanere nella “sua” Mantova
“Trovare una casa, per me e per la mia famiglia, diversa da Mantova è stato impossibile”.
Gabriele Casalvieri
Queste le primissime parole di Gabriele Casalvieri.
Dalla rabbia, alla voglia di ritornare nei palcoscenici professionistici raggiunti e mantenuti per 7 anni fino alla salvezza ottenuta all’ultimo, ma che di fatto non ha trovato la continuità sportiva nell’estate appena trascorsa.
INNAMORATO DA SUBITO DAL PROGETTO SPORTIVO
Quest’estate quando il diritto sportivo della ex Pallacanestro Mantovana è stato ceduto il mondo intorno a Gabriele è in parte crollato, ma in cuor suo sapeva che da quando è arrivato a Mantova più di 7 anni fa il capitolo della sua vita non si poteva e doveva chiudere in questa maniera.
“Amarezza e rabbia hanno inizialmente albergato nel mio cuore perché le fatiche della stagione scorsa ed il rush finale mi avevano fatto ben sperare per il 2023/2024” – spiega il Direttore Sportivo – “invece è andato tutto in maniera diversa ed inaspettata. Ho seriamente pensato che l’avventura a Mantova per me e la mia famiglia fosse finita visto che di offerte da squadre di Serie A ne sono arrivate diverse”.
Fortunatamente, un ex sponsor della Pallacanestro Mantova e prima ancora un amico – Artur Cortez (Titolare di “Art Multiservice”) mi ha invitato a conoscere Gabriele Palmieri e Paolo Maggio (Presidente e Vicepresidente dell’attuale compagine sportiva) che da giovani ed ambiziosi imprenditori quali sono mi hanno esposto un piano quinquennale ed un’idea sportiva che ho subito sposato”.
LA NEGRI’S CULTURE
Il passaggio chiave è la progettualità perché la mancanza della figura del presidente e fondatore ADRIANO NEGRI è pesata più che mai visto che proprio la progettualità e la visione di medio lungo termine è stata scavalcata da idee di breve e da risultati sportivi non arrivati.
“Adriano Negri con il quale condivido il mio percorso di vita da più di 7 anni è la persona con la quale ho condiviso gioie e dolori e con il quale ho sempre lavorato per un obiettivo che va oltre il mero risultato sportivo”.
Adriano Negri è il vero fondatore degli STINGS ed è il vero protagonista dell’ascesa della pallacanestro nel mantovano ha sempre tracciato dei valori e delle idee concrete affinché il Basket a Mantova fosse uno sport praticato da giovani, adulti ed anziani grazie alla visione di medio lungo termine.
“Adriano sarà a bordo campo a tutte le partite di questa nuova squadra e sarà sicuramente il primo tifoso. Non ha bisogno di una carica nel quadro societario per portare un valore aggiunto perché la sua presenza trasmette entusiasmo e la mentalità sia dentro che fuori dal campo”.
MANTOVA NEL CUORE
“È impossibile non amare Mantova!” – racconta Gabriele – “La verità è che una città più bella e più vivibile non c’è. Il rapporto con le persone è unico. Parlo da ex giocatore professionista e da persona che l’Italia l’ha vissuta in più posti e per mia fortuna anche in lungo ed in largo. Buttarmi a capofitto su questa nuova avventura preferendo la stabilità e l’ambiente alle sirene di Serie A penso sia il miglior modo per dimostrare quanto sono affezionato e quanto in realtà mi senta Mantovano”.
Le scelte fatte dal DG e DS sono comunque riconducibili ad una situazione di logica non prettamente economica.
Questo stesso ragionamento lo si ritrova in altri due “Vecchi compagni di battaglie” – Stefano Filippi (con il ruolo di Responsabile Marketing) e Luca Sacchi (Responsabile della Comunicazione) – entrati entrambi nella nuova realtà (a breve seguirà loro intervista).
AMBIZIONI CONDIVISE
Se il ragionamento condiviso sia dal DG e DS che dal Responsabile Marketing può essere riconducibile ad un attaccamento alla città le ambizioni sportive passano dai giocatori.
“La scelta di includere a roster 3 giocatori (Davide Reati, Francesco Guerra e Marco Ammannato) con storie e soprattutto offerte anche da Categorie superiori è da leggere con 2 idee chiare e precise. Dal lato societario sicuramente l’idea è quella di tornare in alto per meriti sportivi in primis, ma soprattutto dal lato dei giocatori è che il progetto che abbiamo in mente è talmente ambizioso e ben strutturato che loro stessi sposano un progetto di lungo termine piuttosto che la presenza in una serie maggiore, senza idee chiare”.
La stagione 2023-2024 è alle porte, ma le premesse per affrontare questa nuova sfida da parte dei JBC-STINGS è promettente poiché il mix NUOVO e CONSOLIDATO è la base di partenza che tutti vorrebbero avere.
Andrew Boscaini