Raggiungere gli obiettivi con una ricetta in 3 parole

22 Set 2023 | Cultura & Società, Prima Pagina, Sport | 0 commenti

Dopo la turbolenta estate si pone l’obiettivo di ritornare in A2 il prima possibile: posizione che la squadra merita

INTERVISTA ESCLUSIVA AL VICEPRESIDENTE PAOLO MAGGIO

Non tutti lo sanno, ma dall’Argentina arriva Pablo Romero l’head Coach JBC-STINGS.
Argentino e soprattutto amante del basket da sempre. Ruoli nel proprio paese per lo sviluppo dei giovani li ha avuti ed anche a livello nazionale visto che per un decennio è stato Scout ed anche allenatore delle selezioni giovanili dell’Albiceleste della pallacanestro.
Cresciuto ed ispirato nel mito di Manuel Ginobili e tutti gli eroi che vinsero contro gli USA nelle semifinali per poi conquistare l’oro olimpico proprio contro l’Italia.

Come mai a Mantova ed a Curtatone visto che in argentina eri già affermato nel tuo ruolo?
“Lo sport insegna che cambiare aiuta a migliorare. Poco più di due anni fà ho ricevuto una chiamata da JBC che mi racconta il progetto in corso e soprattutto le idee chiare di sviluppare nel medio termine un rooster basato sui giovani. Inoltre ho origini italiane grazie ad una parte della mia famiglia che ha sempre mantenuto la doppia cittadinanza” spiega Pablo “La scelta non è mai semplice e grazie a mia moglie ed al desiderio di portare i miei figli in Italia abbiamo deciso di calvare questa avventura offertaci”.

Estate 2023 la fusione sportiva tra JBC e STINGS cosa è significato per te?
“Come tutti i mantovani appassionati alla pallacanestro sapere che non ci sarebbe più stato il faro degli Stings mi ha fatto riflettere e soprattutto mi ha fatto arrabbiare perché per noi – la squadra che avevo – la Serie A2 a Mantova ci permetteva tutte le settimane di avere un’ispirazione diretta.
La nascita di questa nuova realtà per me è stata una sorta di Consacrazione perché già il fatto che nella piccola organizzazione di JBC è arrivato il KnowHow di Gabriele Casalvieri ed il carisma di Adriano Negri” spiega il coach “Due personaggi di cui sapevo benissimo chi erano visto i ruoli che hanno ricoperto e con i quali non ho mai parlato direttamente. Sapere di essere stato confermato nel mio ruolo è stato un motivo di fortissimo orgoglio visto che ho una squadra completa di giocatori di categoria superiore, giovani che ho cresciuto in questi anni e soprattutto il team da battere”.

Ora che hai in mano il “Team da Battere” come è cambiato il tuo approccio con i tuoi giocatori?
“La prima cosa che ho pensato è stato un termine sul quale lavorerò come mental coach UMILTÀ. Da qui inizio a costruire il concetto di squadra che ho in mente.” ci racconta anche Pablo “TENACIA è il tema che voglio collegare al concetto dell’identità di squadra che ho in mente. In mente ho molte situazioni di gioco però per me è fondamentale che qualunque elemento in campo deve difendere ed uscire dal campo sapendo di aver dato tutto soprattutto in quell’aspetto del gioco. Per quello che riguarda invece l’attacco è la conseguenza di una buona difesa. Infine dobbiamo essere CONSAPEVOLI dell’obiettivo che la società ha in mente perché sappiamo dobbiamo essere sempre concentrati e non sottovalutare nessuno perché ogni partita che giocheremo la dovremo affrontare come una finale.”

Il rapporto con la tifoseria e la pressione nell’avere un obiettivo molto importante come ti senti davanti tutto ciò?
“Da quando sono qui abbiamo sempre avuto tifosi che ci hanno sorretto e dato una mano, più che mai quest’anno abbiamo fatto un upgrade ereditando tutta la tifoseria Stings che ci permetterà soprattutto in casa di essere in 6 in campo. Ora la cosa più importante da parte mia è essere sempre vicino a tutti e fare in modo tale che le aspettative non vengano tradite. I 3 mantra che ho detto – umiltà+tenacia+consapevolezza – saranno la chiave per far capire ai tifosi che la squadra ha dato tutto e che nei momenti difficili che dovremo affrontare nella stagione saremo comunque una squadra unica anche con loro.” conclude Pablo Romero “La pressione è giusto e corretto che ci sia perché solo grazie a questa potrò io stesso cercare di migliorare ogni giorno e trasferire questo sentimento ai miei ragazzi”.

Andrew Boscaini

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