Arduo capire e farsi capire

26 Set 2023 | Terza Pagina, Tutti gli articoli | 0 commenti

Dal generale Vannacci al mondo in evoluzione

In libreria vince il generale Vannacci, a Venezia la mostra del cinema ha aperto con l’eroe patriota. E poi: Alice Cooper, simbolo della trasgressione rock, va contro il gender; la credibilità del Metoo vacilla dopo i verdetti Kevin Spacey e Johny Depp (assolti); la Walt Disney dice che cambiare sesso o colore ai personaggi più famosi fa scappare una parte cospicua del pubblico. Per non parlare delle capriole Netflix (su razza e gusti sessuali) per restare in linea

Sorge allora una domanda: il “politicamente corretto” mostra le prime crepe? Dopo trent’anni di protagonismo in tutto il mondo occidentale, sottolineando (anche) problemi autentici, si volta pagina? Sono in molti a chiederselo. Cambia la società. Nuove generazioni avanzano con i propri desiderata, il proprio linguaggio, le proprie diversità e peculiarità. Non tenerne conto è, a mio avviso, un errore. Senza pregiudiziali di sorta, senza rossori. Consapevoli di un fatto: capire e farsi capire è probabilmente il più grande problema dei giorni nostri. Vediamo, partendo dalla sorpresa dell’estate.

IL GENERALE E IL SUO POPOLO
Fenomeno in fieri. Tutto da studiare. Guai sottovalutarlo. I fatti: il generale Roberto Vannacci (foto) ha presentato in Versilia il suo libro (auto prodotto), calamita di polemiche e acquirenti. Inutile ignorato o fare spallucce. Il suo “Il mondo al contrario” (il 20 uscirà una nuova edizione) è ritenuto – sopratutto da chi non lo ha letto – “omofobo e razzista”. Certamente nessuno si aspettava che il libro diventasse il caso editoriale dell’anno. L’eco delle polemiche ha spinto le vendite ma anche ha contribuito a formare due schieramenti opposti. Alcuni librai si sono rifiutati di venderlo ricevendo minacce e insulti. Il pamphlet, uscito il 10 agosto, è graniticamente in cima alla classifica dei libri più venduti su Amazon. Nello stabilimento balneare versiliese ha fatto il pieno di pubblico e business: per un posto a sedere sulle poltroncine in vimini c’era un prezzo da pagare; per chi è rimasto in piedi non ha pagato. Comune il sentire: “Finalmente c’è qualcuno che dice e scrive esattamente quello che penso. Una persona che rappresenta la maggioranza relegata da troppo tempo a restare in silenzio”.

POLITICAMENTE CORRETTO…
Molti ne intravedono l’inizio della fine. Esagerato? Dicono che il politicamente corretto è “diventato un concentrato micidiale di bigottismo e ignoranza crassa: basta poco, una parola sbagliata, per essere condannati a vita come reprobi”. Il ragionamento (si fa per dire) è applicato perfino al passato. Dunque tutti razzisti, da Thomas Jefferson a David Hume. Ma il fenomeno può essere temporaneo o addirittura segnalare il tramonto di un’epoca. Non ci resta che aspettare.

Enrico Pirondini

Ostiglia, ricco cartellone

Tre commedie brillanti con attori e Compagnie di caratura nazionale, una serata di Teatro Canzone con un grande interprete e il tradizionale appuntamento con l’Operetta il 16 gennaio caratterizzano il sedicesimo cartellone della Stagione Teatrale 2024 di Ostiglia, in partenza al Teatro Monicelli l’11 gennaio con “Pigiama per sei”,
con un cast di attori di tutto rispetto: Laura Curino, Antonio Cornacchione, Max Pisu, Rita Pelusio.

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