Dati a confronto dal 2018 al 2022 Aumenta la presenza straniera Manca un Consorzio operativo
Soddisfazione e speranza. Il turismo nel territorio mantovano riprende quota. “I dati delineano un quadro di ritorno alla piena normalità. L’hotel si conferma la scelta primaria. Viene premiata la qualità del servizio offerto”. Parole di Gianluca Bianchi, presidente di Federalberghi Confcommercio Mantova. Gli fa eco Giampietro Ferri presidente dei pubblici esercizi: “Gli elementi principali che caratterizzano un fine settimana culturale sono visitare monumenti, scoprire i segreti della città, conoscere la vita, le abitudini e la cultura locale, cenare in ristoranti tipici. Il nostro territorio ha tutte le potenzialità per crescere ancora di più”.
Commenti alla luce degli accurati (e graficamente ineccepibili) studi statistici elaborati dallo staff dell’Osservatorio dell’Amministrazione provinciale e in particolare da Lara Rigoni e Maurizio Lionetti. Tabelle, cifre e commenti relativi agli ultimi 5 anni (prima del Covid, durante il Covid, dopo il Covid).
Si apprende che nella provincia mantovana il flusso turistico del 2022 consolida il trend di crescita positivo ripreso energicamente nel 2021 migliorando la performance dell’anno precedente con +32,39% di arrivi e +30% di presenze.
Non è ancora superato tuttavia lo scarto negativo sui dati di pre-pandemia rispetto ai quali si conferma una flessione di -9,54% di arrivi e -4,59% di presenze.
Il consigliere provinciale delegato al Turismo, Enrico Volpi, parla di “azioni” per allargare le offerte tali da richiamare ancora più turisti: “Collegamenti con altre città e con il lago di Garda, pacchetti per italiani e stranieri e tutto quanto può incrementare i flussi nelle diverse aree del territorio. Tenendo sempre presente che al centro ci deve essere la qualità dei servizi”.
Moira Sbravati, responsabile del servizio Turismo dell’ente, sottolinea quanto si stiano sviluppando il cicloturismo e l’escursionismo. E poi lancia una frecciata: “Soprattutto il capoluogo deve avere più attenzione nei riguardi del turismo studentesco: garantire ai ragazzi zone di sosta e di ristoro”. Accenna all’esigenza di tornare a costituire un Consorzio che sappia e possa gestire in toto questo importante settore.
Interviene il vice sindaco di Mantova, Giovanni Buvoli: “Già, il Consorzio. Se ne parla da tanto tempo. Noi abbiamo istituito un tavolo di regia che può essere il punto di partenza. Nel frattempo stipuliamo accordi per collegamenti tra il lago di Garda e Mantova grazie a pullman dedicati”.
Il Consorzio turistico provinciale esisteva anni fa, quando prima l’Ept, poi l’Apt e quindi lo Iat non hanno mai saputo garantire organicità agli eventi, alle presenze alle Fiere, alle proposte per attrarre turisti. Il Consorzio resta una chimera perché enti pubblici, operatori commerciali, agenzie di viaggio e associazioni di categoria hanno puntualmente fallito intese e accordi.
Nel 2022 sono soprattutto gli stranieri a far registrare le variazioni più alte sul 2021 di arrivi e presenze sul territorio (rispettivamente +57,85% e +60,18% ).
La permanenza media generale sul territorio si abbassa a 2,2 giorni/vacanza, pur rimanendo superiore alla media del quinquennio precedente la pandemia e tornando al valore storico medio.
Il primo mercato italiano di riferimento per la provincia di Mantova rimane sempre la Lombardia con il 29,29% di arrivi, seguita da Piemonte (9,71%), Lazio ( 9,18%), Veneto ( 9,07%) e al quinto posto Emilia Romagna (8,48%).
Solo la Lombardia e le due regioni confinanti (Veneto ed Emilia Romagna) coprono il 46,83% degli Arrivi nazionali.
La Germania non solo si riafferma come primo mercato estero di trend storico per la provincia di Mantova con il 29,69% di quota sul totale degli arrivi internazionali, ma recupera anche un +5,52% sugli arrivi di pre-pandemia. La Francia invece, pur mantenendo la sua storica seconda posizione con il 9,65% di arrivi, non riesce a colmare lo scarto percentuale dal 2019 (-9,61%).
Gli Stati Uniti risalgono di due posizioni dal 2021.L’ultimo quinquennio, senza considerare il flusso anomalo del 2020, evidenzia un trend in crescita dei flussi turistici nei mesi estivi. In particolare il mese di agosto fa registrare arrivi superiori anche al 2019.