Autori che lasciano il segno
In ricordo di Carla Lonzi. Omaggio di Festivaletteratura a una donna per le donne e che “con la sua esistenza e con i suoi scritti, che della sua vita sono il frutto, sa mostrare che la libertà femminile è l’imprevisto che apre ad altri imprevisti”. Così ne parla Rita Corsi. E, in effetti, la figura e le opere vengono affrontate nell’incontro di venerdì 8 settembre, ore 21.30, nell’Aula Magna dell’Università in via Scarsellini con il contributo di Menini Pastificio Artigiano.
Attivista, saggista, critica d’arte ed editrice teorica dell’autocoscienza e del femminismo radicale. Originaria di Firenze, è stata tra le fondatrici delle edizioni di Rivolta Femminile nei primi anni Settanta.
Sempre Rita Corsi sottolinea: “In una foto del 1968 Carla si mostra circondata da un’aureola, quasi nelle vesti di una santa, seppur evidentemente dei giorni nostri: sorridente e felice, sullo sfondo una costruzione luminosa che, appunto, le incorona la testa come una Madonna di un dipinto medievale. Il sorriso, però, non ha niente di quello delle figure ieratiche e distaccate dal mondo delle sante e vergini che la tradizione pittorica ci ha consegnato. È l’espressione di una donna che, come dirà lei qualche anno dopo parlando di sé stessa, ha la capacità di dominare gli avvenimenti e costituire la propria storia”.
“Quando ho saputo che esisteva il femminismo non sono stata neanche lì a informarmi su cos’era: sono una donna, dunque faccio il femminismo”, scriveva Carla Lonzi in Taci, anzi parla. Critica d’arte e figura centrale per la cultura italiana del dopoguerra, ha posto con Sputiamo su Hegel una pietra angolare per la questione femminile in Italia, senza mai smettere di ragionare di arte in modo connesso alla liberazione della donna e del suo ruolo nella produzione artistica. L’analisi del suo lavoro – di opere come Autoritratto e Scritti sull’arte – permettono di rivivere una stagione di grande fermento per il pensiero femminista e di seguire un percorso intellettuale che è proiettato ai tempi odierni. Partendo dai suoi scritti e da fonti d’archivio, ripercorrono la sua straordinaria vicenda Luca Scarlini e le storiche e critiche dell’arte Carla Subrizi (La storia dell’arte dopo l’autocoscienza. A partire dal diario di Carla Lonzi), Laura Iamurri (Un margine che sfugge) ed Elvira Vannini. Coordina l’incontro la filosofa Annarosa Buttarelli, del comitato scientifico dell’Archivio Carla Lonzi.