Rebecchi: “Bandi per le nuove attività e investimenti per infrastrutture ed eventi”
In queste prime settimane d’autunno, si cominciano a fare i bilanci dell’anno. Un 2023 che ha regalato a Mantova molte novità (tra cui spicca il nuovo Parco Te), ma anche alcuni spunti di riflessione in merito a ciò che si potrebbe (e dovrebbe) migliorare. Il commercio, la viabilità, i parcheggi, le giostre: questi alcuni dei temi più discussi dai cittadini.
Ne parliamo con Iacopo Rebecchi, assessore del Comune di Mantova per Polizia locale, Protezione Civile, Viabilità e Mobilità sostenibile, Trasporti pubblici, Commercio ed Attività Produttive.
Assessore, negli ultimi tempi molti negozi mantovani sono stati costretti a chiudere i battenti. Cosa intende fare il Comune per rilanciare le attività commerciali del centro storico?
“La crisi del commercio al dettaglio nei centri storici è un fenomeno diffuso in tutto il Paese. Le ragioni sono tante, dalla contingenza economica all’avvento dell’e-commerce, sino alla pandemia, al caro energia, al caro affitti e alle conseguenze di un crescente costo della vita che riduce il potere di acquisto.
“A questi fattori si aggiunge un costante calo dei residenti nei centri storici. Mantova purtroppo non è immune a tutto ciò. Sui problemi di carattere economico, come Amministrazione possiamo fare poco. Abbiamo creato e finanziato numerose misure per abbattere i costi e sostenere nuove aperture, ma la vera differenza non la fa il contenimento dei costi, bensì l’ampliamento del fatturato (che deriva da uno spirito imprenditoriale) e la capacità di intercettare nuove fasce di clienti, facendo leva sull’appetibilità dei prodotti. Non sono io a suggerire queste ricette, ma Confcommercio nel suo rapporto sulla crisi del commercio del 2022.
“Da parte nostra, abbiamo messo in campo un bando che prevede un contributo a fondo perduto di 15mila euro per chi apre una nuova attività in corso Umberto, la via che più soffre della crisi.
“Quello su cui possiamo lavorare è portare residenti e visitatori in città. Per i visitatori, abbiamo in campo investimenti su numerosi festival, eventi e mostre, in modo che ogni weekend e anche durante la settimana il centro storico sia animato. Per ripopolare la città stiamo adottando politiche ad hoc: abbiamo appena approvato il bando per il contributo affitto a chi si trasferisce a Mantova; confermiamo la misura asili nidi gratuiti; riqualifichiamo aree da anni in stato di degrado stimolando investimenti privati; favoriamo l’insediamento di nuove imprese che porteranno molti nuovi posti di lavoro.
“Aumentare la popolazione, oltre ad essere una risposta alla necessità di avere più contribuenti, è anche un modo per reagire alla crisi del commercio. Infatti, solo con nuovi residenti, più giovani e più propensi alla spesa, ha un senso investire su attività commerciali”.
Un altro problema segnalato da diversi commercianti è la presenza, nella zona di corso Libertà, di gruppi di ragazzi non certo tranquilli… Come gestire questa situazione?
“Premetto che come Polizia locale siamo gli unici ad aver messo una pattuglia fissa in piazza Martiri, risolvendo i problemi di degrado dei Giardini del Lungorio. Siamo consapevoli, poi, di quello che avviene in corso Libertà e piazza 80° Fanteria e vogliamo trovare una soluzione all’insicurezza dei cittadini.
“Il sindaco e io abbiamo ordinato alla Polizia locale di presidiare la zona tutti i giorni e identificare i ragazzini. È evidente che, poiché questi ragazzi spesso non commettono illeciti ma atti di maleducazione e piccolo degrado, non si possono mettere in campo misure di limitazione della libertà. Per contrastare la micro criminalità è essenziale l’opera di Questura e Carabinieri, come da noi richiesto, in quanto solo con controlli di tutte le forze dell’Ordine si può dare un senso di sicurezza che i cittadini giustamente pretendono.
Per quanto riguarda i posti auto, sono previsti nuovi interventi per incrementare il numero di parcheggi?
“È appena stato aperto il parcheggio Apcoa di Lungolago Gonzaga, con 232 posti auto, tutti ad alta rotazione. Questo parcheggio è un toccasana per il centro storico, in quanto permette praticamente sempre di trovare posto vicino al cuore della città. Inoltre, Parking Pradella (realizzato nel 2020, grazie all’accordo con Esselunga) è finalmente a regime ed è ora molto utilizzato, anche per offerte davvero competitive. Stiamo parlando di quasi 500 posti in 4 anni: direi che non sono pochi. I parcheggi scambiatori e le navette sono ormai diventati un esempio per le altre città e un punto di riferimento per i pendolari. Per il resto, la nostra linea guida è di non sacrificare più nessun posto auto in centro. Per esempio, con l’intervento della ciclabile di viale Piave riusciremo anche ad aumentare i posti auto gratuiti nella zona”.
Nel 2024 niente Luna Park sul Te. È prevista una sede alternativa?
“Portare le giostre sul Te nel 2024 era impossibile. Lo sapevamo da tempo e lo avevamo comunicato già lo scorso febbraio agli operatori. In zona ci saranno i cantieri del sottopasso tra via Visi e Parco Te, quello del nuovo parcheggio di piazzale Montelungo, quello della Palazzina Liberty e quello del Bocciodromo. Si tratta di interventi finanziati dal PNRR, che cambieranno l’utilizzo di quell’area fornendo servizi nuovi per i cittadini e una migliore mobilità per Te Brunetti. Penso che un piccolo sacrificio di un anno per le giostre sia ampiamente compensato da quanto riceveranno in cambio i mantovani.
“A febbraio avevamo chiesto ai rappresentanti delle attrazioni se nel 2024 volevano andare al Boma (unica zona con dimensioni e terreno adatti): ci è stato detto di no. Lavoriamo quindi per riportare le giostre sul Te nel 2025”.
Quali sono gli obiettivi imminenti della sua agenda?
“Eliminare i problemi nella zona dei giardini dei viali Piave e Nuvolari, oltre che corso Libertà e piazza 80° Fanteria. Commercio: attirare tanti visitatori con i vari e le attività di Natale che quest’anno coinvolgeranno tutto il centro storico. Poi entro l’anno dovremmo approvare il nuovo Regolamento per i plateatici e far partire la riqualificazione di corso Umberto e piazza Cavallotti.
Francesco Raffanini